PSICOTERAPIA CON ADOLESCENTI
Spesso i genitori che si rivolgono a uno psicologo, come me, per una prima consulenza hanno difficoltà a coinvolgere il proprio figlio. Si aspettano un suo rifiuto, temono che il figlio non ne senta il bisogno, non sanno se e come potranno convincerlo.
E’ fondamentale essere sinceri. Per un ragazzo che manifesta delle difficoltà è importante percepire la vicinanza dei propri genitori. Questi ultimi, infatti, devono essere consapevoli di tale situazione e, allo stesso tempo, avere a cuore il fatto di affrontarla.
Nel lavoro con l’adolescente, diventa molto importante la costruzione di un’alleanza con il proprio terapeuta. Essa sarà basata su un dogma fondamentale, ovvero: il terapeuta sarà tenuto a non rivelare ai genitori i contenuti specifici che verranno confidati dal ragazzo nel colloquio. In modo, l’adolescente potrà sentirsi libero di manifestare i propri pensieri e le proprie emozioni in terapia.
L’adolescenza è un periodo “critico” in cui il ragazzo deve affrontare compiti specifici, quali: la definizione di una propria identità e autonomia; le gestione dei sentimenti ambivalenti verso i genitori; la comprensione e il rispetto per un corpo che sta cambiando, la gestione di pensieri e pulsioni fino ad ora sconosciuti.
È importante non sottovalutare eventuali segnali di disagio al fine di permettere al ragazzo di riprendere nel più breve tempo possibile il suo percorso di crescita, evitando così rischiosi “blocchi evolutivi”.